sabato 15 ottobre 2016

La cosca Clinton lancia la “primavera cattolica”

Alle intraprese dell'asse demokrat (?) USA-mani lunghe sull'Eu-"condizioniamo tutto il globo terracqueo", ora si aggiunge anche questa:
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John Podesta, capo della campagna  di Hillary Clinton, in una mail spifferata da Wikileaks afferma: stiamo organizzandoci  “per aprire una primavera cattolica”,  sul modello delle “primavere arabe” che tanto successo hanno avuto  nel destabilizzare gli stati musulmani.


Podesta, formalmente, è un cattolico. Nelle mail (che risalgono al 2011) dice: “ci vuole  una primavera cattolica, in cui i cattolici stessi esigano la fine di una dittatura medievale e  l’inizio di un po’ di democrazia e di rispetto per l’uguaglianza dei generi (gender equality) nella Chiesa cattolica. Sulla contraccezione (-…) i vescovi continueranno  a contrastarla”.   Ma quella è la politica della nuova Amministrazione, dice, perciò occorre battere i vescovi “conservatori”.
E continua Podesta:
“Abbiamo creato Catholics in Alliance for the Common Good (CACG, Cattolici alleati per il bene comune) per organizzare un momento come quello [delle primavere arabe]. Come tante ‘primavere’ penso dovrà essere dal  basso verso l’alto”.
Il CACG esiste, è stato fondato  nel 2005 da due uomini di Podesta: Tom Periello e Fred Rotondaro (notate i nomi italiani) che ne è presidente. I due sono “senior fellows”,  membri  autorevoli, di una  ‘fondazione culturale’ chiamata  Centre for the American Progress, fondata da Podesta.

Per cosa si battono questi “cattolici adulti” made in USA?
Facile intuirlo.  Rotondaro ha scritto nero su bianco: “Il sesso omosessuale è un dono di Dio”.  Ha scritto che “ogni cattolico praticante sotto gli  80 anni di età” è in disaccordo con i divieti della Chiesa  sulla contraccezione. Inoltre, è per il sacerdozio femminile: “Non vedo alcuna obiezione razionale a che una donna diventi prete”. Se ne parla anche qui:

http://www.huffingtonpost.com/fred-rotondaro/the-world-needs-a-new-vat_b_586010.html

Il gruppo è in intima connessione con un altro, nominatosi Catholics United, fondato da attivisti del partito democratico, che attacca i sacerdoti e vescovi che non danno la Comunione a politici favorevoli all’aborto: “Vergognoso metodo di usare il sacramento cattolico come arma politica”.
Anche queste sono fruste repliche.   

Del modernismo, eresia cattolica, la quale è indistinguibile dalla Massoneria perché usa gli stessi metodi (infiltrazione segreta nella gerarchia) e  ha gli stessi  fini: la ‘depurazione’ della religione cattolica delle sue “specificità”, ossia dell’elemento sovrannaturale – il sacerdozio, i sacramenti, la Presenza Reale – per farne una moderna impresa di filantropia,   pronta a confluire   nel Protestantesimo onde dar  luogo alla “religione generale cristiana”  adatta alla Globalizzazione, che non deve disturbare.

Le mail di Podesta sono datate 2011. Nel 2013 il Conclave elegge l’argentino Bergoglio.  Subito salutato dalla massoneria italiana: “Nella Chiesa nulla sarà più come prima”. Il primo Papa ricevuto al Congresso degli Stati Uniti  (dove tradizionalmente ci si squalifica se  ci si mostra ‘papisti’) ricevendone una standing ovation.

E’ anche il primo Papa che, in visita in Messico, è andato ad omaggiare  il presidente Enrique Pena Nieto –  non solo noto massone, ma  elemento dal partito “rivoluzionario istituzionale”, diretto figlio di quello giacobino che scatenò negli anni ’20  la persecuzione sanguinosissima dei cattolici, che li portò alla lotta armata contro il presidente Calles, massone e marxista.
El Papa è entrato in quel palazzo da cui furono ordinate le fucilazioni e le impiccagioni di preti e fedeli, senza dire nulla.  E’ entrato nei giorni stessi in cui Pena Nieto proclama di voler inserire “i matrimoni omosessuali nella Costituzione” (sic): ed ha forse obiettato, Francesco? Ha elevato una minima critica? Nient’affatto. La critica, violentissima, l’ha riservata ai vescovi locali,  accusandoli di carrierismi, consorterie, materialismo  –   e proprio a  quelli che stavano contrastando la “nozze gay in Costituzione”  del presidente massonico.
Mai  «avventurarsi in fondamentalismi per recuperare certezze provvisorie». Soprattutto, «vi prego di non cadere nella paralisi di dare vecchie risposte alle nuove domande: guai a voi se dormite gli allori!». Si veda qui:

http://www.corriere.it/esteri/16_febbraio_13/papa-incontra-presidente-nieto-7b80eff8-d270-11e5-be28-b2318c4bf6d8.shtml

Anche le nomine dei 13 cardinali fatti recentemente  è a senso unico: non solo modernisti, ma si sono distinti per avere, nei rispettivi paesi, rifiutato il contrasto con le autorità civili  su aborto, gender, nozze gay, valori  non negoziabili in genere.

Qui un pezzo di Marco Tosatti sui nuovi cardinali appena eletti.
Ancora approfondimenti QUI.

Ora vediamo che  questa “primavera” papalina era anch’essa preparata nascostamente da  John Podesta, e dai poteri forti americani oggi riuniti attorno alla Clinton e  letteralmente terrorizzati dalla possibilità che alla Casa Bianca vada Trump.   Oggi, Trump ha  agitato il tema a modo suo:  la Clinton deve sbatter fuori i membri della sua campagna che “scherniscono i cattolici”.
Il cattolicesimo americano  è messo a rumore da queste rivelazioni   su Podesta.   Noi, nel nostro piccolo, possiamo dire che si tratta  –  ancora una volta – di una frusta replica della cospirazione modernista. E nemmeno i suoi padrini e burattinai internazionali sono una novità. Più volte abbiamo pubblicato queste frasi di Julian Huxley:



Le dottrine “intransigenti e particolari da cui il Cattolicesimo deve essere “purgato” sono la Presenza Reale, la Confessione,  l’Ordine – il soprannaturale aiuto all’uomo, e la preoccupazione per la salvezza delle anime dalla eterna dannazione. Tutte superstizioni da cui liberarla, perché divenga una orizzontale organizzazione umanitaria e di beneficenza.  A noi pare che Bergoglio stia completando il programma, e con molta fretta e brutalità. Non so voi.
 
Al tutto si aggiunga l'orrida statua rossa di Lutero, la cui scomunica perdura tuttora dal Concilio di Trento, ora inspiegabilmente in Vaticano.

10 commenti:

  1. Senza scendere a Lombroso, ma basta guardarle la faccia. Mi fa veramente paura questa signora. E si sa che chi va con lo zoppo zoppica... Libera nos Domine.

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  2. Hai proprio ragione. Non l'ho mai potuta soffrire la Killary. Ma se si pensa a cosa ha in mente anche contro la Siria con Arabia Saudita, Isis & co è davvero tremenda, eisiziale per la politica mondiale.
    Ancora più beceri sono poi i media anche nostrani tutti a 90° con qualsiasi cosa con parvenza ONUsiana e USA.
    Non ne avevamo avute già abbastanza col quel falsone di Obama e con Clinton e la stagista.

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  3. la stampa contro i blog della Tradizione confezione ritrattini grotteschi e falsati:

    je rode che non piace Killary

    http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2016/10/16/ASbnjUiE-francesco_cattolici_adorano.shtml

    http://www.lastampa.it/2016/10/16/italia/cronache/quei-cattolici-controfrancesco-che-adorano-putin-IZpbcqI1ile1ZDnUxx1ePO/pagina.html

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  4. + + +

    Laudetur Iesus Christus ! Semper laudetur !

    ... siamo noi, cattolici di Tradizione, ad essere la vera Primavera della Chiesa cattolica. Purtroppo non se ne sono ancora accorti.

    A mani giunte, preghiamo l'Immacolata.

    RadioVobiscum.Org

    + + +

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  5. Un saluto a radio Vobiscum e grazie del passaggio.

    Preghiamo, che l'ora è trista.

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  6. la saga continua

    http://www.maurizioblondet.it/dellimportanza-francesco-hillary/

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  7. cfr.

    https://www.firstthings.com/blogs/firstthoughts/2016/10/john-podesta-son-of-the-church

    http://www.nationalreview.com/article/441074/podesta-leaks-catholicism-undermined

    https://cruxnow.com/commentary/2016/10/14/clinton-campaign-emails-dont-just-smear-catholics-religions-women/

    http://www.wsj.com/articles/non-catholics-for-church-reform-1476400609

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  8. L'ultimo, sul Wall Street Journal, è a pagamento e quindi non l'ho letto intero, ma è citato dal primo pezzo come una posizione di critica alla Clinton.

    Usano toni caustici. Non si fanno problemi a dare del "mentitore senza vergogna" a Podesta; oppure scrivere cose come "[I collaboratori della Clinton] dimostrano [...] una quasi totale ignoranza della fede che ridicolizzano. Un vero Tomista li farebbe a pezzi (letteralmente: li userebbe come stracci per pulire il pavimento)."

    C'è una cosa che invidio ai cattolici USA: sono, mediaticamente, più "vivi e scalcianti" di noi.
    In Italia tutto tace e esce ogni tanto qualche turiferario, di solito digiuno di tutto, per spingere ad accondiscendere a qualsiasi cosa e qualsiasi panzana.

    First Things, National Review e Wall Street Journal sono giornali ben noti a tutto il pubblico americano. I primi due sono conservatori, il terzo è di tendenza liberal; dopo aver dapprima supportato Trump ha poi cambiato linea verso Clinton. Comunque anche il WSJ ha pubblicato l'opinione di un autorevole membro della comunità cattolica. Da noi tutto questo è impossibile, anche perché semplicemente non esistono giornali ad alta tiratura di orientamento conservatore, tutta la stampa è in pratica filoclinton, come filo obama, sono giornali eterodiretti con pensiero obbligato filo USa qualsiasi cosa combinino,
    e le opinioni cattolico-conservatrici sono limitate a siti web e qualche rivista specializzata. Un po' supplisce Il Foglio, che però è diventato recentemente molto ambiguo (Ferrara ha scritto vari pezzi di sostegno alla Clinton e gran parte del giornale, alla fine, sostiene Renzi più o meno marcatamente). E comunque Il Foglio è un giornale a tiratura molto limitata. C'è Magister, ma la sua è una rubrica da vaticanista, mentre oltreoceano prendono la penna opinionisti a tutto tondo. Giusto una volta all'anno Messori riesce a pubblicare un pezzo sul Corriere, detto anche CorServa, ma non è un polemista e non si occupa di politica.

    Mi pare che sono messi meglio anche come vescovi, nonostante subiscano l'effetto Francesco. Non ho sentito prese di posizione così nette, contro il governo, da parte di vescovi italiani (fatta eccezione un po' mons. Negri) come quelle che leggo spesso negli USA. Superfluo ricordare che il cardinal Burke è americano.

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  9. Niente ci lascia più sereni nelle nostre scelte ideali e spirituali che vedere spruzzare veleno chi, in nome della carriera, dei soldi e dell'affermazione personale, ha tradito gli ideali della propria gioventù e vita, della propria fede e visione della società, per vomitare il fiele del rinnegato contro coloro che, al contrario, hanno rinunciato alla carriera, ai soldi e all'affermazione personale in nome della fedeltà ai propri ideali,alla Verità di sempre, teologica, politica e culturale.
    E tale patetica situazione riceve la sua ciliegina sulla torta nel verificare costantemente che le accuse che sempre vengono gettate contro questi ultimi sono proprio la mancanza di fedeltà e di misericordia, che, di contro, sono invece proprio le caratteristiche di chi, inconsultamente, lancia queste accuse, cadendo, per l'appunto, nella vera mancanza di misericordia e al contempo in quella mancanza di fedeltà di cui accusano gli altri rimasti fedeli.
    Non hanno capito, costoro, i cui nomi e cognomi è superfluo fare, che sono proprio loro i traditori, che, come sempre, si ergono a giudici e sputano sentenze, peraltro sempre più disordinate e ricolme di fanfaluche.
    Il loro rancore li ha resi talmente ciechi da far loro dimenticare l'inevitabile finale.
    (Massimo Viglione)

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  10. oltre a Killary, ora è lanciato anche il soprannome Hellary, non so quale dei 2, tra Kill ed Hell, sia peggiore....

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