Alle intraprese dell'asse demokrat (?) USA-mani lunghe sull'Eu-"condizioniamo tutto il globo terracqueo", ora si aggiunge anche questa:
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John Podesta, capo della campagna di Hillary Clinton, in una mail
spifferata da Wikileaks afferma: stiamo organizzandoci “per aprire una
primavera cattolica”, sul modello delle “primavere arabe” che tanto
successo hanno avuto nel destabilizzare gli stati musulmani.
Podesta,
formalmente, è un cattolico. Nelle mail (che risalgono al 2011) dice:
“ci vuole una primavera cattolica, in cui i cattolici stessi esigano la
fine di una dittatura medievale e l’inizio di un po’ di democrazia e
di rispetto per l’uguaglianza dei generi (gender equality) nella Chiesa
cattolica. Sulla contraccezione (-…) i vescovi continueranno a
contrastarla”. Ma quella è la politica della nuova Amministrazione,
dice, perciò occorre battere i vescovi “conservatori”.
E continua Podesta:
“Abbiamo creato Catholics in Alliance for the Common Good (CACG,
Cattolici alleati per il bene comune) per organizzare un momento come
quello [delle primavere arabe]. Come tante ‘primavere’ penso dovrà
essere dal basso verso l’alto”.
Il CACG esiste, è stato fondato nel 2005 da due uomini di Podesta:
Tom Periello e Fred Rotondaro (notate i nomi italiani) che ne è
presidente. I due sono “senior fellows”, membri autorevoli, di una
‘fondazione culturale’ chiamata Centre for the American Progress,
fondata da Podesta.
Per cosa si battono questi “cattolici adulti” made in USA?
Facile
intuirlo. Rotondaro ha scritto nero su bianco: “Il sesso omosessuale è
un dono di Dio”. Ha scritto che “ogni cattolico praticante sotto gli
80 anni di età” è in disaccordo con i divieti della Chiesa sulla
contraccezione. Inoltre, è per il sacerdozio femminile: “Non vedo alcuna
obiezione razionale a che una donna diventi prete”. Se ne parla anche qui:
http://www.huffingtonpost.com/fred-rotondaro/the-world-needs-a-new-vat_b_586010.html
Il gruppo è in intima connessione con un altro, nominatosi Catholics
United, fondato da attivisti del partito democratico, che attacca i
sacerdoti e vescovi che non danno la Comunione a politici favorevoli
all’aborto: “Vergognoso metodo di usare il sacramento cattolico come
arma politica”.
Anche queste sono fruste repliche.
Del modernismo, eresia cattolica,
la quale è indistinguibile dalla Massoneria perché usa gli stessi
metodi (infiltrazione segreta nella gerarchia) e ha gli stessi fini:
la ‘depurazione’ della religione cattolica delle sue “specificità”,
ossia dell’elemento sovrannaturale – il sacerdozio, i sacramenti, la
Presenza Reale – per farne una moderna impresa di filantropia, pronta a
confluire nel Protestantesimo onde dar luogo alla “religione
generale cristiana” adatta alla Globalizzazione, che non deve
disturbare.
Le mail di Podesta sono datate 2011. Nel 2013 il Conclave elegge
l’argentino Bergoglio. Subito salutato dalla massoneria italiana:
“Nella Chiesa nulla sarà più come prima”. Il primo Papa ricevuto al
Congresso degli Stati Uniti (dove tradizionalmente ci si squalifica se
ci si mostra ‘papisti’) ricevendone una standing ovation.
E’ anche il primo Papa che, in visita in Messico, è andato ad
omaggiare il presidente Enrique Pena Nieto – non solo noto massone,
ma elemento dal partito “rivoluzionario istituzionale”, diretto figlio
di quello giacobino che scatenò negli anni ’20 la persecuzione
sanguinosissima dei cattolici, che li portò alla lotta armata contro il
presidente Calles, massone e marxista.
El Papa è entrato in quel palazzo da cui furono ordinate le
fucilazioni e le impiccagioni di preti e fedeli, senza dire nulla. E’
entrato nei giorni stessi in cui Pena Nieto proclama di voler inserire
“i matrimoni omosessuali nella Costituzione” (sic): ed ha forse
obiettato, Francesco? Ha elevato una minima critica? Nient’affatto. La
critica, violentissima, l’ha riservata ai vescovi locali, accusandoli
di carrierismi, consorterie, materialismo – e proprio a quelli che
stavano contrastando la “nozze gay in Costituzione” del presidente
massonico.
Mai «avventurarsi in fondamentalismi per recuperare certezze
provvisorie». Soprattutto, «vi prego di non cadere nella paralisi di
dare vecchie risposte alle nuove domande: guai a voi se dormite gli
allori!». Si veda qui:
http://www.corriere.it/esteri/16_febbraio_13/papa-incontra-presidente-nieto-7b80eff8-d270-11e5-be28-b2318c4bf6d8.shtml
Anche le nomine dei 13 cardinali fatti recentemente è a senso unico:
non solo modernisti, ma si sono distinti per avere, nei rispettivi
paesi, rifiutato il contrasto con le autorità civili su aborto, gender,
nozze gay, valori non negoziabili in genere.
Qui un pezzo di Marco Tosatti sui nuovi cardinali appena eletti.
Ancora approfondimenti QUI.
Ora vediamo che questa “primavera” papalina era anch’essa preparata
nascostamente da John Podesta, e dai poteri forti americani oggi
riuniti attorno alla Clinton e letteralmente terrorizzati dalla
possibilità che alla Casa Bianca vada Trump. Oggi, Trump ha agitato
il tema a modo suo: la Clinton deve sbatter fuori i membri della sua
campagna che “scherniscono i cattolici”.
Il cattolicesimo americano è messo a rumore da queste rivelazioni
su Podesta. Noi, nel nostro piccolo, possiamo dire che si tratta –
ancora una volta – di una frusta replica della cospirazione modernista. E
nemmeno i suoi padrini e burattinai internazionali sono una novità. Più
volte abbiamo pubblicato queste frasi di Julian Huxley:
Le dottrine “intransigenti e particolari da cui il Cattolicesimo deve
essere “purgato” sono la Presenza Reale, la Confessione, l’Ordine – il
soprannaturale aiuto all’uomo, e la preoccupazione per la salvezza delle
anime dalla eterna dannazione. Tutte superstizioni da cui liberarla,
perché divenga una orizzontale organizzazione umanitaria e di
beneficenza. A noi pare che Bergoglio stia completando il programma, e
con molta fretta e brutalità. Non so voi.
Senza scendere a Lombroso, ma basta guardarle la faccia. Mi fa veramente paura questa signora. E si sa che chi va con lo zoppo zoppica... Libera nos Domine.
RispondiEliminaHai proprio ragione. Non l'ho mai potuta soffrire la Killary. Ma se si pensa a cosa ha in mente anche contro la Siria con Arabia Saudita, Isis & co è davvero tremenda, eisiziale per la politica mondiale.
RispondiEliminaAncora più beceri sono poi i media anche nostrani tutti a 90° con qualsiasi cosa con parvenza ONUsiana e USA.
Non ne avevamo avute già abbastanza col quel falsone di Obama e con Clinton e la stagista.
la stampa contro i blog della Tradizione confezione ritrattini grotteschi e falsati:
RispondiEliminaje rode che non piace Killary
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2016/10/16/ASbnjUiE-francesco_cattolici_adorano.shtml
http://www.lastampa.it/2016/10/16/italia/cronache/quei-cattolici-controfrancesco-che-adorano-putin-IZpbcqI1ile1ZDnUxx1ePO/pagina.html
+ + +
RispondiEliminaLaudetur Iesus Christus ! Semper laudetur !
... siamo noi, cattolici di Tradizione, ad essere la vera Primavera della Chiesa cattolica. Purtroppo non se ne sono ancora accorti.
A mani giunte, preghiamo l'Immacolata.
RadioVobiscum.Org
+ + +
Un saluto a radio Vobiscum e grazie del passaggio.
RispondiEliminaPreghiamo, che l'ora è trista.
la saga continua
RispondiEliminahttp://www.maurizioblondet.it/dellimportanza-francesco-hillary/
cfr.
RispondiEliminahttps://www.firstthings.com/blogs/firstthoughts/2016/10/john-podesta-son-of-the-church
http://www.nationalreview.com/article/441074/podesta-leaks-catholicism-undermined
https://cruxnow.com/commentary/2016/10/14/clinton-campaign-emails-dont-just-smear-catholics-religions-women/
http://www.wsj.com/articles/non-catholics-for-church-reform-1476400609
L'ultimo, sul Wall Street Journal, è a pagamento e quindi non l'ho letto intero, ma è citato dal primo pezzo come una posizione di critica alla Clinton.
RispondiEliminaUsano toni caustici. Non si fanno problemi a dare del "mentitore senza vergogna" a Podesta; oppure scrivere cose come "[I collaboratori della Clinton] dimostrano [...] una quasi totale ignoranza della fede che ridicolizzano. Un vero Tomista li farebbe a pezzi (letteralmente: li userebbe come stracci per pulire il pavimento)."
C'è una cosa che invidio ai cattolici USA: sono, mediaticamente, più "vivi e scalcianti" di noi.
In Italia tutto tace e esce ogni tanto qualche turiferario, di solito digiuno di tutto, per spingere ad accondiscendere a qualsiasi cosa e qualsiasi panzana.
First Things, National Review e Wall Street Journal sono giornali ben noti a tutto il pubblico americano. I primi due sono conservatori, il terzo è di tendenza liberal; dopo aver dapprima supportato Trump ha poi cambiato linea verso Clinton. Comunque anche il WSJ ha pubblicato l'opinione di un autorevole membro della comunità cattolica. Da noi tutto questo è impossibile, anche perché semplicemente non esistono giornali ad alta tiratura di orientamento conservatore, tutta la stampa è in pratica filoclinton, come filo obama, sono giornali eterodiretti con pensiero obbligato filo USa qualsiasi cosa combinino,
e le opinioni cattolico-conservatrici sono limitate a siti web e qualche rivista specializzata. Un po' supplisce Il Foglio, che però è diventato recentemente molto ambiguo (Ferrara ha scritto vari pezzi di sostegno alla Clinton e gran parte del giornale, alla fine, sostiene Renzi più o meno marcatamente). E comunque Il Foglio è un giornale a tiratura molto limitata. C'è Magister, ma la sua è una rubrica da vaticanista, mentre oltreoceano prendono la penna opinionisti a tutto tondo. Giusto una volta all'anno Messori riesce a pubblicare un pezzo sul Corriere, detto anche CorServa, ma non è un polemista e non si occupa di politica.
Mi pare che sono messi meglio anche come vescovi, nonostante subiscano l'effetto Francesco. Non ho sentito prese di posizione così nette, contro il governo, da parte di vescovi italiani (fatta eccezione un po' mons. Negri) come quelle che leggo spesso negli USA. Superfluo ricordare che il cardinal Burke è americano.
Niente ci lascia più sereni nelle nostre scelte ideali e spirituali che vedere spruzzare veleno chi, in nome della carriera, dei soldi e dell'affermazione personale, ha tradito gli ideali della propria gioventù e vita, della propria fede e visione della società, per vomitare il fiele del rinnegato contro coloro che, al contrario, hanno rinunciato alla carriera, ai soldi e all'affermazione personale in nome della fedeltà ai propri ideali,alla Verità di sempre, teologica, politica e culturale.
RispondiEliminaE tale patetica situazione riceve la sua ciliegina sulla torta nel verificare costantemente che le accuse che sempre vengono gettate contro questi ultimi sono proprio la mancanza di fedeltà e di misericordia, che, di contro, sono invece proprio le caratteristiche di chi, inconsultamente, lancia queste accuse, cadendo, per l'appunto, nella vera mancanza di misericordia e al contempo in quella mancanza di fedeltà di cui accusano gli altri rimasti fedeli.
Non hanno capito, costoro, i cui nomi e cognomi è superfluo fare, che sono proprio loro i traditori, che, come sempre, si ergono a giudici e sputano sentenze, peraltro sempre più disordinate e ricolme di fanfaluche.
Il loro rancore li ha resi talmente ciechi da far loro dimenticare l'inevitabile finale.
(Massimo Viglione)
oltre a Killary, ora è lanciato anche il soprannome Hellary, non so quale dei 2, tra Kill ed Hell, sia peggiore....
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