sabato 29 ottobre 2016

Bergoglio replica a chi condanna l'apertura ai luterani



Prelevo da "Il Giornale"

"Francesco verso la Svezia. "Nelle prospettive rigide non c'è possibilità di riforma"
Papa Francesco lo aveva già detto mesi fa, tornando dall'Armenia. 


"Credo che le intenzioni di Martin Lutero non fossero sbagliate. Era un riformatore". Dichiarazioni, quelle del Santo padre, che non tutti avevano ben digerito, tanto che ora che si approssima quella visita in Svezia che il Vaticano aveva già annunciato, tornano a farsi sentire le voci del dissenso.
"Non si può essere cattolici e settari", risponde ora il Papa a quei cardinali che, alla vigilia del viaggio apostolico, lo criticavano per la scelta di partecipare alla commemorazione dei 500 anni dalla riforma luterana-


Se il Prefetto dell'ex Sant'Uffizio, Cardinale Gerhard Muller, aveva sostenuto che "per un cattolico non c'è nulla da festeggiare", in un'intervista alla rivista dei gesuiti svedesi Signum, il Pontefice replica parlando dei "meriti" di Lutero e di una sfida spirituale per le Chiese "invecchiate".
In Svezia, Francesco rimarrà un giorno più del previsto. "La mia attesa è quella di riuscire a fare un passo di vicinanza, a essere più vicino ai miei fratelli e alle mie sorelle", dice. E sottolinea quanto sia importante "camminare insieme", per "non restare chiusi in prospettive rigide, perché in queste non c'è possibilità di riforma"."
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Ciò che risulta completamente inedito e inusitato è che non si parla più del solito "dialogo", perdono (e di cosa, visto che Lutero se n'è uscito di propria volontà, disconoscendo la Chiesa Cattolica d'allora? e poi, dopo 100.000 contadini fatti uccidere, è qualcun'altro che deve chiedere perdono);

Ma ciò che inquieta è l'affermazione di Bergoglio "Non si può essere cattolici e settari".
Significa che in pratica ha annullato il Concilio di Trento. (dogmatico e vincolato da infallibilità, per chi l'avesse scordato).
Significa che i cattolici che non vogliono diventare luterani o paraluterani (ma già la Messa NO, la scomparsa del latino, gli altari voltati e trasformati in 'tavola', L'Eucarestia data in mano come 'comunione tra noi',  il cambio della formula di consacrazione, la berakah, il frutto della terra e del nostro lavoro, e le novità postconciliari sono già alquanto vicine a Lutero) sarebbero loro i settari,
quando i settari sono i luterani, fuoriusciti scomunicati che si sono inventati una setta.


"Dal Catechismo di S. Pio X:
225. Chi sono quelli che si trovano fuori della vera Chiesa?

Si trovano fuori della vera Chiesa gli infedeli, gli ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati."


Nel mondo "libero" c'è massimo rispetto per il libero pensiero di chiunque, (eccetto che di alcuni),

ma che i cattolici che non diventano luterani siano loro i settari secondo un papa è proprio il colmo.

Da noi si chiama inversione di realtà, o nel parlato: frittata ribaltata.
In Francia si dice: omelettes inversées

In inglese: turnspeak.

2 commenti:

  1. Aggiungo:

    Martin Lutero.
    L'uomo che, proclamando la libertà del cristiano, in realtà lo assoggettò al principe anche nelle questioni religiose.
    Il successo della "Riforma" è ascrivibile a due grandi interessi economici: quello dei Principi tedeschi che con Lutero avevano uno strumento formidabile per mettere le mani sul patrimonio della Chiesa Tedesca, e quello dei fedeli che di colpo potevano evitare di pagare decime al Clero.

    A conti fatti il Protestantesimo realizza da subito in quello che è l’incubo della Chiesa di Stato: dare a Cesare anche quanto è di Dio.

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  2. "Francesco è un confusionario che intacca l'autorità del ministero papale. Un papa che invece di voler riportare i luterani a Roma, porta i cattolici a Wittenberg, la città in cui Lutero avrebbe affisso le sue 95 tesi contro la vendita delle indulgenze."

    Lo afferma il vaticanista della Frankfurter Allgemeine Zeitung

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