-------------------------------------------------------------------------------------------------
"Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. * Egli mangerà panna e miele finchè non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene" (Isaia 7, 14-15)
Dal
momento che Maria è ciò che Dio ha voluto per tutti noi, Ella parla di
sè in qualità di eterno progetto della volontà di Dio, Colei che Dio ha
amato prima che divenisse creatura umana.
Maria è anche Colei che è in intima unione con Dio ancor prima della Creazione del mondo.
Ella
esiste nella mente divina in quanto eterno pensiero prima che nascesse
qualunque mamma terrena; cosicchè Ella è Madre delle madri.
Maria è la più intima a Dio, Colei che eccelle in purezza.
E
poichè mai nessuno è stato più intimo a Dio della donna che Egli scelse
come madre per entrare nella storia umana, ne consegue che nessuno
potrebbe essere mai stato più puro di Lei.
Noi abbiamo chiamato "Immacolata Concezione" questa speciale purezza di Maria.
Il
termine "Immacolata" deriva da un'espressione latina che significa "non
macchiata"; il termine "Concezione" significa che Maria, al momento del
suo concepimento nel seno di Sua mamma, Anna, e grazie
all'anticipazione dei meriti derivanti dalla Redenzione operata da Suo
Figlio Gesù, fu preservata da ogni macchia del peccato di origine.
Preghiera
O Signore e Dio Eterno,
Tu che sei disceso su questa terra come il più grande di tutti i doni,
aiutami a raggiungere la purezza di cuore,
perchè io possa sempre più crescere nell'intimità con te e con Maria, Tua madre.
Fa' che questo tempo di attesa mi ricordi che siamo persone
con la vocazione di generare il Cristo ** nel silenzio dei nostri cuori,
proprio come fece Maria per Suo Figlio, nella rigida quiete della grotta di Betlemme.
Amen"
fin qui Mons. Fulton Sheen
_____________________________________________
note mie:
_(nell'immagine, dipinto di area veronese, secolo XVIII)
_*
"Emmanuele": il nome compare principalmente nelle profezie di Isaia
(Is 7,14, Is 8,8-10), e nel Vangelo di Matteo, è Gesù. Significa infatti
"Dio (è) con noi", dall'ebraico Immanu'el, cioè עִמָּנוּאֵל, composto dalle parole: אל (El, che significa "Dio") e עמנו (Immanu, cioè "con noi").
Nella
definizione di Gesù Cristo come Emmanuele-Dio con noi è raffigurato il
rapporto
di vicinanza fra Dio e l'umanità, che era stato prefigurato dall'Arca
dell'Alleanza e dal Tempio di Gerusalemme, ma che si realizza
completamente solo con l'Incarnazione.
In
Isaia 8,8, in profezia, è già chiara la natura divina del bambino,
tanto che la Palestina intera è detta terra di Emmanuele, come altrove
terra o eredità di Dio, per cui Emmanuele è identificato con
Dio e col Messia. Le caratteristiche dell'Emmanuele, descritte in Is
9,6-7, sono di tipo messianico, come le benedizioni portate da Emmanuele
sulla terra e descritte nel cap. 11 (Is11,1-16). A conferma,
il
Vangelo (Mt 1,23, che cita Is 7,14 e Mt 4,15-16, che cita Is 8,23 e 9,1) e
i Padri tra cui Ireneo, Lattanzio, Epifanio di Salamina, Giovanni
Crisostomo, e Teodoreto.
_** dalla frase della preghiera di Mons. Sheen "siamo persone con la vocazione di generare il Cristo ** nel silenzio dei nostri cuori, proprio come fece Maria per Suo Figlio..."
Bellissima immagine, a cui orientare il nostro Avvento, che riecheggia un passaggio di san Pietro:
II Epistola S. Pietro, cap. 1 v 19
" Noi abbiamo anche la parola profetica più certa a cui fate bene a
porgere attenzione, come a una lampada che splende in un luogo oscuro,
finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori...."
lo pubblicai già qui
lo pubblicai già qui
Ave Maria! Che l'Immacolata ci sostenga in questi tempi così carichi di confusione e smarrimento.
RispondiElimina