2. Abba Antonio, scrutando l’abisso dei giudizi di Dio, chiese: «Signore, come mai alcuni muoiono in giovane età, altri vecchissimi? E perché alcuni sono poveri e altri sono ricchi? E come mai degli ingiusti sono ricchi e dei giusti sono in miseria?». E giunse a lui una voce che disse: «Antonio, bada a te stesso. Questi giudizi spettano a Dio e non guadagni nulla a saperli».
3. Un tale interrogò abba
Antonio. Gli disse: «Che cosa devo fare per piacere a Dio?». L’Anziano
gli rispose: «Fa’ quello che io ti ordino: dovunque tu vada, tieni sempre
Dio davanti ai tuoi occhi e qualunque cosa tu faccia, appoggiati sempre
sulla testimonianza delle sante Scritture; in qualsiasi posto abiti,
non andartene presto. Osserva questi tre precetti e sarai salvo».
4. Disse abba Antonio ad
abba Poemen: «Questa è la grande fatica dell’uomo: gettare su di sé
il proprio peccato davanti a Dio e aspettarsi la tentazione fino all’ultimo
respiro».
5. Disse ancora: «Nessuno,
se non avrà provato la tentazione, potrà entrare nel Regno dei cieli,
poiché, disse, togli le tentazioni e nessuno si salverà».
6. Abba Pambo chiese ad
abba Antonio: «Che debbo fare?». Gli disse l’Anziano: «Non confidare
nella tua giustizia, non preoccuparti delle cose che passano, domina
la lingua e il ventre».
7. Disse abba Antonio:
«Vidi tutte le reti del Nemico stese sulla terra e gemendo dissi: «Chi
potrà sfuggire?». E udii una voce che mi disse: «L’umiltà».
8. Disse ancora: «Alcuni
rovinano il loro corpo con l’ascesi, ma poiché mancano di discernimento
si allontanano da Dio».
9. Disse ancora: «Dal prossimo
ci vengono la vita e la morte. Perché se guadagniamo il fratello, guadagniamo
Dio, ma se scandalizziamo il fratello, pecchiamo contro Cristo».
10. Disse ancora: «Come
i pesci muoiono se restano a lungo all’asciutto, così i monaci se indugiano
fuori dalla cella o si trattengono tra gente del mondo, svigoriscono
l’intensità della loro pace con Dio. È necessario dunque che come il
pesce si affretta a ritornare nel mare, così anche noi ci affrettiamo
a ritornare nella cella, perché non accada che indugiando all’esterno,
dimentichiamo di custodire l’interno».
11. Disse ancora: «Chi
dimora nel deserto e cerca la pace, è liberato da tre guerre: quella
dell’udito, della lingua e degli occhi. Gliene resta una sola: quella
del cuore».
13. Nel deserto vi era
un tale che cacciava belve feroci e vide abba Antonio che scherzava
con i fratelli. L’Anziano voleva fargli capire che bisogna, a volte,
accondiscendere ai fratelli e gli disse: «Metti una freccia nel tuo
arco e tendilo». Quello così fece. Gli disse: «Tendilo ancora» e quello
lo tese. Gli disse di nuovo: «Tendilo». Gli disse il cacciatore: «Se
lo tendo troppo, l’arco si spezza». Gli disse l’Anziano: «Così avviene
anche nell’opera di Dio. Se con i fratelli tendiamo l’arco oltre misura,
si spezzano presto. Occorre, dunque, di tanto in tanto, accondiscendere
ai fratelli». A queste parole il cacciatore fu preso da compunzione
e se ne andò molto edificato dall’Anziano. E anche i fratelli ritornarono
nelle loro dimore fortificati.
14. Abba Antonio sentì
parlare di un giovane monaco che aveva compiuto un prodigio lungo la
strada: aveva visto degli anziani che viaggiavano ed erano stanchi e
aveva ordinato a degli asini di venire e di portare gli anziani da Antonio.
Gli anziani riferirono la cosa ad abba Antonio ed egli disse loro: «Mi
sembra che questo monaco sia una nave carica di tesori, ma non so se
arriverà in porto». Dopo un certo tempo abba Antonio incominciò
improvvisamente a piangere, a strapparsi i capelli e a lamentarsi. I
suoi discepoli gli chiesero: «Abba, perché piangi?» e l’Anziano disse:
«E appena caduta una grande colonna della chiesa intendeva parlare del
giovane monaco ma andate da lui, disse, e vedrete che cosa è accaduto».
Andarono, dunque, i suoi discepoli e trovarono il monaco seduto su una
stuoia che piangeva il peccato commesso. Vedendo i discepoli dell’Anziano
disse:«Dite all’Anziano che supplichi Dio di concedermi solo dieci giorni
e spero di farne penitenza». Dopo cinque giorni morì.
15. Un monaco fu lodato dai fratelli presso abba Antonio; Antonio lo
accolse presso di sé e lo mise alla prova per vedere se sopportava il
disprezzo. Visto che non lo sopportava, gli disse: «Somigli a un villaggio
ben adorno sul davanti, ma saccheggiato dai ladri sul retro».
16. Un fratello disse ad abba Antonio: «Prega per me». Gli rispose
l’Anziano: «Non posso aver compassione di te e neppure Dio l’avrà, se
tu stesso non ti sforzi nel supplicare Dio».
17. Una volta alcuni anziani andarono a trovare abba Antonio e abba
Giuseppe era con loro. L’Anziano voleva metterli alla prova, propose
una parola delle Scritture e, a partire dal più giovane, cominciò a
chiedere che cosa significasse quella parola. E ciascuno rispondeva
secondo le sue capacità. Ma l’Anziano diceva a ciascuno: «Non hai ancora
trovato». Alla fine chiese ad abba Giuseppe: «E tu, quale dici che sia
il significato di questa parola?». Gli rispose: «Non so». Disse allora
abba Antonio: «Davvero abba Giuseppe ha trovato la via, poiché ha detto:
"Non so"».
18. Alcuni fratelli partirono da Scete per far visita ad abba Antonio.
Saliti sulla nave per andare da lui, trovarono un anziano che pure voleva
recarsi là. I fratelli non lo conoscevano. Seduti nella barca discutevano
sulle parole dei padri, sulle Scritture e anche dei loro lavori. Ma
l’anziano taceva; giunti al porto, scoprirono che anche l’anziano si
recava da abba Antonio.
Come
giunsero da lui, disse loro: «Avete trovato una buona compagnia in questo
anziano». E all’anziano disse: «Ti sei trovato con dei buoni fratelli,
abba». Disse l’anziano: «Sono buoni, ma la loro casa è priva di porta
e chiunque vuole, può entrare nella stalla e sciogliere l’asino». Così
disse perché dicevano qualsiasi cosa salisse alla loro bocca.
ma sarà halal? l'immagine dico
RispondiEliminanon mi pare siamo già sotto shar'jah,
RispondiEliminaalmeno ancora non ufficialmente (...)
p.s. @anonimo:
RispondiEliminama anche porsi questo quesito....
come si suol dire, roba da matti!
un saluto dalla terra dei salumi, stracolma di salami, salsiccie, prosciutti, coppa, mortadella,
e anche ciccioli e porchetta!
Grande S.Antonio abbate da ancora lezioni di vita!
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