Prelevo questo post dal blog de "Il Giornale", "Avanti senza Paura" di Andrea Pasini che offre spunti interessanti
___________________
Il comunismo ha ucciso l’Italia. “Max Horkheimer fornì d’altra parte,
al termine della sua vita, con una sorprendete confessione, la
spiegazione di questa incapacità di analisi da parte dei membri della
scuola di Francoforte: riconobbe infatti con dolore che il marxismo
aveva preparato il Sistema, che esso ne era responsabile allo stesso
titolo dell’ideologia liberale borghese, in quanto la sua visione del
mondo si fonda ugualmente su un progetto mondiale economicista e
messianico”. Guillaume Faye, all’interno dello scritto Il sistema per
uccidere i popoli, recentemente ripubblicato dai tipi di Aga Editrice,
ha fotografato l’evolversi delle idee forti provenienti dal
diciannovesimo secolo. Loro ci odiano, odiano il nostro Paese, ma
guardandosi allo specchio non possono fare a meno di odiarsi a loro
volta. Una spirale senza fine, laddove astio, animosità ed acredini
bruciano la base solida di questa nazione. Vittorio Feltri, in un
animoso e vitale articolo apparso qualche anno fa sulle colonne di
Libero, scrisse: “Gli stessi comunisti si vergognano di esserlo stati,
ma la mentalità pauperistica è rimasta e non ha cessato di provocare
danni. Risultato: in Italia è impossibile fare impresa o artigianato,
aprire un’azienda, essere liberi professionisti senza essere considerati
sfruttatori, evasori fiscali se non addirittura ladri”.
Proprio per questo motivo, ogni giorno, metto in campo tutte le mie
energie al fine di stoppare, innanzitutto fisicamente, un oblio
vertiginoso. Anche questo è il mio dovere in qualità di imprenditore. Lo
Stato è in pericolo, la franata negli ultimi decenni è stata infausta.
Ma davanti al fatalismo che attanaglia i popoli dobbiamo mettere in
campo la nostra fede. Gli uomini di fede, uomini animati da un ardire
che non conosce limiti, fanno paura ai catto-comunisti colpevoli di aver
ridotto in cenere le speranze del domani. L’avvenire non sarà mai rosso
di colore. Tornando ai piedi dello scrittore francese Faye leggiamo:
“Gli intellettuali confessano, come Débray o Lévy, di fare oramai
solamente della morale e non importa più che la loro verità si opponga
alla realtà. La ragione ammette di non aver più ragione”. Il paradosso
del marxismo 160 anni dopo. La ragione aveva torto scomodando, il sempre
attuale, Massimo Fini. Ora conta credere, ciò che importa è come e
quello che si fa per invertire la rotta, per non perdere il timone. Il
Paese suona il corno e ci chiama a raccolta. Impossibile, a pochi giorni
dal centenario di Caporetto, non rispondere, con tutto il proprio animo
in tensione, presente.
In questo rimpallo, tra menti eccelse, contro il dominio sinistrato
del presente e del futuro passiamo, nuovamente, la palla a Feltri: “E
anche lo Stato, influenzato da alcuni partiti di ispirazione marxista,
non aiuta con tutta una serie di vincoli burocratici, lacci e lacciuoli.
E i sindacati hanno completato l’opera, contribuendo ad avvelenare i
rapporti tra datore di lavoro e dipendenti, trasformando le fabbriche in
luoghi d’odio e di lotta violenta, per umiliare i padroni e il
personale non ideologizzato”. La storia non scorre più è tutto fermo
nella mente dei retrogradi. Si avvinghiano alla legge Fiano i talebani
di quest’epoca, per fare il verso a Il Primato Nazionale, dimenticandosi
dei problemi reali dell’Italia. Burocrati, sordidi e grigi, in doppio
petto che accoltellano il ventre molle dello stivale, una carta bollata
dopo l’altra. Alzare lo sguardo e tornare a cantare, davanti alle
manette rosse della coscienza, non è facile, ma abbiamo il compito di
tornare a farlo. Considerando il detto, “il lupo perde il pelo, ma non
il vizio”, associandolo con le profetiche lezioni di Padre Tomas Tyn,
scopriamo che il comunismo non è sparito, anzi si è rafforzato ed ha
trovato gli alleati nei cattolici “non praticanti”. Potrà sembrare
un’assurdità, invece è la mera realtà.
L’indiscutibile commistione di progressismo e comunismo, spesso
umanitario ed accatto, ha creato con l’unione di un cattolicesimo
snaturato una via collegata direttamente con i diritti civili, che non
interseca, mai e poi mai, la sua strada con i diritti sociali. Aborto,
divorzio, pacs, dico, unioni civili, matrimoni gay e chi più ne ha più
ne metta. Fanno tutto ciò che non serve per gli italiani, fanno tutto
ciò che non serve per difendere le fasce deboli della nazione. Tanti
nostri connazionali hanno abbracciato il nemico, sono diventati uno di
loro, per questo dobbiamo denunciare gli errori di chi sfida il
tricolore e salvare la Patria. Il peccato, originale e capitale, è
insito nell’ideologia marxista e rappresenta il male che sta
distruggendo il nostro Paese, senza dimenticare il liberismo a tutti i
costi della generazione Macron.
www.AndreaPasini.it www.IlGiornale.it
.....e per gli illuminati alla guida di questo paese....evviva , evviva , tre volte evviva !
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/politica/stipendi-pi-alti-burocrati-e-pm-e-pi-bassi-medici-e-1458230.html
sempre peggio
RispondiElimina